Marelli GiovanniMontegrosso d’Asti (AT) - Parrocchia S. Stefano

Visione dell´organo,prospetto di facciata in stagno

Consolle a due tastiere in osso ed ebano

Cartiglio dell´autore sul fondo della secreta del somiere maestro a tiro

Somiere maestro a tiro a doppio scompartimento in restauro

Particolare del somiere: stecche di registro posizionate verticalmente

Costruzione in laboratorio della parte superiore della cassa

Somiere prima del restauro

Somiere dopo il restauro, particolare delle stecche

Rimontaggio dello strumento in laboratorio

Visione delle canne sul somiere; prima intonazione in laboratorio

Visione dall´alto delle canne in legno e metallo

Canne

Marelli Giovanni
Parrocchia S. Stefano
1900
2015
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Parrocchia S. Stefano – Montegrosso d´Asti (AT), frazione S. Stefano.

Organo Giovanni Marelli di Milano di inizio ´900.

 

Organo a trasmissione meccanica.

Lo strumento è posto nell´abside dietro all´altar maggiore e racchiuso da cassa lignea dipinta.

Mostra costituita da 21 canne in stagno fine sonore rispondenti al registro Principale 8´. Canne suddivise in tre campi secondo lo schema 7+7+7. Ogni campo forma una cuspide. Tutte le bocche sono allineate, a scudo dorate, con baffi.

Due tastiere cromatiche di 56 tasti con estensione DO 1 – SOL 5; tasti diatonici fasciati in osso spezzato, tasti cromatici in ebano.

Pedaliera diritta di 27 pedali con estensione DO 1 – MI 3.

Sopra la pedaliera sono presenti quattro pedaletti in ferro per : Unione I° tastiera al pedale, Archi, Ripieno, Forte.

Registrazione formata da 17 pomoli estraibili in legno e ceramica disposti in due file.

Fila alta da sinistra.

Basso 8´ pedale – Tremolo – Salicionale 8´ – Unda Maris – Bordone 8´ – Flauto 4´ – Quintaton – Principale 8´.

Fila bassa da sinistra.

Bordone 16´ pedale – Salicionale 8´ – Unda Maris – Bordone 8´ – Flauto 4´ – Quintaton – Principale 8´ – Ottava 4´ – Pieno 5 file.

Il somiere maestro in noce dotato di doppia cassa dei ventilabri, è del tipo a tiro con doppia stecca per i registri a doppio scompartimento (Principale 8´, Quintaton 8´, Flauto 4´, Bordone 8´, Unda Maris, Salicionale 8´) per un totale di 14 stecche.

Pressione del vento di alimentazione delle canne 60 mm in colonna d´acqua.

Corista LA 3: 440 Hz a 27°C.

Temperamento: equabile.

Già in fase di sopralluogo e successivamente in fase di smontaggio era stato appurato che l´organo, nato per la Parrocchia di Sant´Ambrogio in Roboledo di Cosio (SO), trasferito nella sede di Montegrosso d´Asti da Giovanni Bai di Cantello, figlio di Pasquale Bai di Cantello, aveva subito pesanti modifiche all´aspetto esteriore tali da travisare completamente la fisionomia originale del manufatto: Giovanni Bai aveva alienato completamente la parte superiore della cassa a tre campi ed inserito una facciata di canne in zinco mute in stile ceciliano disposte anche sui fianchi, occultando completamente le originali 21 canne di mostra in stagno fine con bocca a scudo dorata. Pertanto, in accordo con la Committenza e con i funzionari responsabili della Soprintendenza per le Belli Arti e Paesaggio, si è stabilito di seguire la via del restauro filologico volto a rimuovere l´attuale costituzione disarmonica ed antiestetica; le parti posticce come pannelli di compensato non omogenei con il legno originale e comunque aggiunte secondariamente sono state abolite, è stata ricostruita quindi tutta la parte superiore della cassa che risulta essere a tre archi, arricchita da finissime cornici che  interessano la totale larghezza e profondità della cassa dell´organo. Per la ricostruzione della cassa lignea, delle forme e spessori delle cornici si è fatto fedele riferimento all´organo Giovanni Marelli 1899 conservato nella Parrocchia di Santa Maria della Valle in Cunico (AT) da noi restaurato nell´anno 2012. In tal modo è stato possibile ricollocare le originali, sia per autenticità sia per lavorazione fuori dal comune, canne di mostra.