Cavalli GaetanoOrero di Serra Riccò (GE) - Parrocchia S. Lorenzo

Cassa dell´organo a portelle chiuse, fine restauro

Organo e cassa a fine restauro

Prospetto di facciata prima del restauro

Consolle prima del restauro

Consolle dopo il restauro

Fase di rimontaggio: somiere maestro a vento

Canne in metallo e legno, fase di accordatura

Canne in metallo a restauro ultimato

Cavalli Gaetano
Orero di Serra Riccò (GE)
Parrocchia S. Lorenzo
1901
2013
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Parrocchia S. Lorenzo – Orero di Serra Riccò (GE)
Organo Gaetano Cavalli di Lodi 1901 opus n° 401

Organo a trasmissione meccanica per la tastiera e il pedale; meccanico – pneumatica per i registri.
Tastiera cromatica di 58 tasti (DO 1 – LA 5) ricoperti in osso ed ebano.
Pedaliera piatta di 27 pedali (DO 1 – RE 3) reale.
Pedaletti metallici, posti superiormente alla pedaliera, per: Unione tasto pedale – Ripieno – Forte – Mezzoforte – Tremolo – Terza Mano.
Somiere maestro del tipo a vento.

Registrazione

  • Unda Maris 8´
  • Principale 16´
  • Principale 8´
  • Ottava 4´
  • XV
  • XIX e XXII
  • Pieno 4 file
  • Gamba 8´
  • Bordone 8´
  • Flauto 4´
  • Tromba 8´
  • Contrabbasso 16´
  • Basso Armonico 8´

Si ringrazia per il finanziamento che ha reso possibile il restauro la Compagnia di San Paolo.

Si ringrazia Valentina Tonini per le referenze fotografiche.

 

Collaudo dei lavori di restauro - a cura del M° Bartolomeo Gallizio, docente titolare di Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio "Niccolò Paganini" di Genova.

Il giorno lunedì 11 marzo 2013, accompagnato dal collega Prof. Gian Enrico Cortese, alla presenza del Parroco Don Paolo Fontana, della Sig.ra Rossella Timossi e dei Sig.ri Giuseppe Pertica e Marco Torre, ho collaudato l´organo "Gaetano Cavalli" opus 401 - anno 1910, sito nella Chiesa di S. Lorenzo in Orero, recentemente restaurato dalla Ditta "Fratelli Marin S.n.c.".

Lo strumento, a trasmissione meccanica per tastiera e pedaliera, pneumatica per i registri, presenta un solo manuale di 58 tasti, una pedaliera diritta di 27 note, e 14 registri. Ho visionato l´interno dello strumento, aprendo anche una portella del somiere, constatando l´ottimo funzionamento dei ventilabri, la loro reimpellatura accurata e l´equilibrata tensione della catenacciatura.

Ho provato nota per nota ogni singolo registro, e mi ha favorevolmente impressionato la personalità dei timbri e l´assoluto equilibrio di ogni singola fila di canne, dalla più grave alla più acuta. Gli amalgami che se ne ricavano sono molteplici e sempre interessanti. Il Ripieno è robusto ma rotondo, i due Principali pastosi e luminosi, la Gamba decisamente mordente da sola, ma vellutata se unita al Bordone, esuberante se unita al Principale. Il Bordone è rotondo ma spiccato, quasi un flauto tanto che si fa fatica a pensarlo tappato. Il Contrabbasso e il Basso Armonico provvedono una base sicura e solida all´edificio sonoro. La Tromba presenta un timbro piacevolmente potente e vivo.

Bella e originale, a mio avviso, l´idea di sistemare il mantice a lanterna su una balconata laterale, a vista. Il motore è silenzioso e provvede aria in modo equilibrato, anche grazie ad un rompiscosse.

In conclusione, ho decisamente apprezzato lo strumento sia dal punto di vista fonico che meccanico, e mi sento di affermare che il restauro portato a termine dai Fratelli Marin è stato condotto con perizia e accuratezza.

Bartolomeo Gallizio